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Gli accessori yoga di base (e non solo) con cui iniziare a praticare

accessori yoga di base

Ti ho già spiegato come praticare yoga da casa partendo da zero sia possibile e accessibile per tutti e da soli anche utilizzando il materiale gratuito o a pagamento che possiamo trovare online.

Ma in questo articolo invece voglio farti scoprire gli accessori yoga più adatti per praticare.

Se sei alle prime armi e hai bisogno degli accessori yoga giusti, ma non sai da che parte iniziare questo articolo è perfetto per te.

Esistono stili di yoga differenti e ognuno di essi predilige alcuni o molti accessori yoga. Ma il mio intento non è parlare dei vari stili, ma piuttosto aiutarti a comprendere quali sono gli accessori yoga di base maggiormente di aiuto.

Andiamo ora a vedere più da vicino quali sono i supporti che possono rendere la tua pratica yoga quotidiana più agevole e sicura per il tuo corpo e le tue articolazioni.

Il tappetino: come fare la scelta giusta

accessori yoga: il tappetino
scegli il tappetino per il tuo yoga

Mi sono informata per bene sui supporti di base migliori disponibili in commercio. Il primo acquisto che ho fatto e da cui partire è stato il tappetino. Qui la scelta dipende molto dallo stile di yoga. Se intendi praticare maggiormente, uno yoga statico o dinamico e ancora se vuoi avere qualcosa di leggero e facile da trasportare nel caso di viaggi di lavoro e non. Io all’epoca non avevo ancora individuato e compreso la differenza che c’era tra la vasta scelta di stili di yoga presenti nel web così ho pensato di andare sul sicuro scegliendone uno antiscivolo e mi sono affidata a Reyoga.

Reyoga un marchio italiano di prodotti per lo yoga che sposa una filosofia volta alla sostenibilità e all’utilizzo di materiali come il cotone, le microfibre riciclate e riciclabili, il legno e il sughero che io condivido pienamente essendo in linea con i miei valori.

Il tappetino che ho preso è l’element GROW 4 mm perché è adatto per chi pratica il Vinyasa ed è perfetto in caso di sudorazione abbondante. Quando lo acquistai era luglio e visto il caldo mi sono fiondata su questa caratteristica così avrei evitato di scivolare ed essendo poco spesso mi avrebbe dato stabilità e sicurezza durante la pratica.

E’ un investimento lo so, per cui ti consiglio di prenderti tutto il tempo per decidere con calma e scrupolo, io sono due anni e mezzo che lo utilizzo ed è ancora come nuovo.

Se non hai ancora le idee ben chiare, sul loro sito puoi trovare un test che ti guida nella scelta del tappettino più giusto. Ti consiglio di andare a sbirciare tra la vasta gamma di prodotti, abbigliamento e accessori disponibili, puoi trovare anche dei kit belli e colorati. Altra chicca davvero carina è quella di poter personalizzare tappettini, strumenti e accessori con il proprio nome, non è fantastico?

Per mantenere in buono stato il mio tappettino anziché arrotolarlo alla fine della mia pratica, lo piego a metà e lo appoggio su una sedia, in questo modo mi è anche più pratico da prendere all’occorrenza e quando lo stendo rimane bello piatto a terra.

Per quanto riguarda la pulizia, utilizzo il ReClean kit sempre di Reyoga disponibile in 4 colori e profumi, sono set colorati e bellissimi composti da un detergente spray da 100 ml, un panno in microfibra e una busta coordinata con zip. Successivamente ho poi acquistato le ricariche da 250 ml così da poter provare anche le altre profumazioni posso garantirti che sono tutte buonissime e gradevoli, gli ingredienti sono tutti naturali.

Ti basta semplicemente spruzzare il detergente direttamente sul tappettino e poi passare con il panno bagnato ma ben strizzato, poi risciaqui il panno sotto l’acqua e ripassi così da rimuovere eventuali residui. Una volta ripetuta questa operazione un paio di volte, il gioco è fatto, il tappetino è pulito e profumato pronto per essere utilizzato.

I mattoncini o blocchi yoga: quali scegliere

Per una maggiore sicurezza e per aiutarti a muovere i primi passi nelle asana più complesse il mio consiglio è di avere a disposizione due mattoncini. Inizialmente ho preso i mattoncini in schiuma, ma ho poi notato che nelle posizioni di equilibrio non mi davano la stabilità che cercavo e così ho preso anche i mattoncini in sughero più duri e solidi.

Quelli in schiuma sono più morbidi e confortevoli e li puoi utilizzare sotto il coccige nella posizione del pilastro (Viparita Karani), sotto le scapole per l’apertura del petto, sotto i glutei per facilitare gli allungamenti in avanti e scendere più agevolmente nell’asana, sotto l’occipite per tenere la testa sostenuta nella posizione finale di rilassamento (Shavasana) e potrei andare avanti ancora con altri esempi, ma mi fermo qui. Valuta in base alle tue esigenze e cosa fa al caso tuo.

Io li alterno a seconda delle esigenze e li utilizzo abbastanza frequentemente quindi non mi sono pentita di averli acquistati entrambi.

La cintura yoga

La cintura yoga la puoi trovare in varie misure di lunghezza, io ora ne ho due di lunghezze diverse una è da 1,8 m e l’altra è da 2,5 m. Se posso darti un consiglio scegli quella più lunga così è sicuramente adatta a vari tipi di utilizzo e vai sul sicuro.

La cintura è molto utile per aiutarti nei piegamenti in avanti (come Paschimottanasana), per agganciare le mani dietro la schiena (Gomukhasana), per lavorare sull’apertura delle spalle e per allungare la parte posteriore della gamba. In questo ultimo caso ti viene in aiuto la fibbia che ti consente di regolarne la lunghezza e di agganciarla al piede quando si vuole stendere la gamba verso il soffitto e lavorare sull’allungamento della catena posteriore.

E’ un’accessorio che ti facilita molto il lavoro muscolare e se usata con consapevolezza diventa una tua fedele alleata.

Non avere paura di usare la cintura yoga perché i risultati arriveranno prima che tu te ne accorga 😉

Cuscini e bolster: forme e funzioni

Ci sono molti cuscini yoga in giro per il web sia per forma che per dimensioni e anche qui la scelta dipende molto dallo stile che intendi praticare. Solitamente vengono utilizzati nello yin yoga e nel restorative yoga oltre che per la meditazione e il pranayama.

Io ne ho tre che ti consiglio: il primo è uno zafu, un cuscino da meditazione rotondo. Lo puoi usare oltre che per meditare oppure come supporto da mettere sotto il coccige nella posizione di Viparita Karani. Nei piegamenti in avanti è ottimo come rialzo da mettere sotto ai glutei perché ti consente di stenderti più facilmente senza sforzare troppo la parte posteriore delle gambe.

Il secondo è un bolster cilindrico è ottimo nello yin e restorative yoga, per sdraiarsi sulla schiena o appoggiarsi con il petto e/o la testa nei vari piegamenti. E’ un cuscino dotato di fodera e riempito con pula di farro è consistente e sostenuto, ma abbastanza confortevole. Se posto sotto le ginocchia o i piedi, consente un rilassamento molto comodo e piacevole, provare per credere.

Il terzo cuscino è un bolster rettangolare che utilizzo non solo per lo yin e restorative yoga, ma anche per asana di apertura del petto, asana che richiedono l’utilizzo della parete, piegamenti in avanti e controposture varie.

Il bolster cilindrico e quello rettangolare non sono sempre intercambiabili e in alcune asana è preferibile usare l’uno piuttosto che l’altro. Soprattutto per non sollecitare troppo la zona lombo-sacrale che potrebbe risentirne troppo.

Questi tre cuscini, oltre a quelli a forma di mezzaluna possono essere utilizzati come supporti per sedersi in meditazione e durante la pratica del pranayama. Inoltre sono perfetti per aiutarti a mantenere eretta la tua schiena e agevolarti una seduta e postura più corretta.

La sedia Iyengar: che cos’è e a che cosa serve

L’Iyengar yoga è uno stile di yoga in cui le asana principali sono praticate con l’ausilio di vari accessori yoga, tra cui la sedia chiamata appunto Iyengar.

Si tratta di una sedia in acciaio con due montanti trasversali alti che ti permettono di mettere le gambe sotto. E’ stabile, pieghevole, occupa poco spazio e può esser riposta facilmente (io ad esempio la lascio dietro la porta della mia camera così è comoda e pronta per l’uso).

Asana tradizionali che trovi anche nel comunissimo e conosciuto saluto al sole possono essere eseguite con l’ausilio di questa sedia come il guerriero I, il guerriero II, il guerriero III (appoggiando le mani sulla sedia per aiutarti nell’equilibrio), i piegamenti in avanti.

Il cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana) può essere eseguito appoggiando le mani alle estremità del sedile per un uso facilitato della posizione. Per chi ancora non arriva con i talloni a terra, come la sottoscritta (nonostante due anni e mezzo di pratica) è un ottimo aiuto.

La sedia ti può aiutare anche nella posizione dell’aratro (Halasana). Infatti se sei un principiante e devi ancora costruire la tua flessibilità e non riesci a raggiungere terra con i piedi li puoi semplicemente appoggiare sul sedile della sedia.

Anche se potresti pensare che l’uso della sedia renda la pratica più leggera e superficiale in realtà non è affatto così anzi a seconda della posizione e dell’intenzione si va più in profondità.

Questo supporto non è indispensabile, online e su youtube non ci sono moltissimi video che prevedono l’utilizzo di una sedia e comunque vale sempre l’opzione di usare una sedia comune e più economica che abbia caratteristiche abbastanza simili. Io personalmente ho preferito acquistarla primo perché quelle che avevo non erano adatte e secondo perché ne volevo una che non scivolasse e non mi rovinasse il tappetino.

Conclusioni e considerazioni finali sugli accessori yoga

come si usano gli accessori yoga di base
gli accessori yoga facilitano il rilassamento

Non ho acquistato tutti questi accessori insieme, ma nel corso di due anni e mezzo, in base alla necessità, quindi procurati per prima cosa un buon tappetino e in seguito due mattoncini e una corda valutandone bene la scelta.

Inizialmente può sembrare di barare utilizzare questi accessori yoga, ma non è così e credimi all’inizio lo pensavo anch’io. In realtà si lavora eccome anche con questi strumenti e in alcuni casi possono rendere il lavoro ancora più intenso.

Indipendentemente dai limiti fisici, dal tuo tipo di costituzione (più o meno esile), dall’età e dal tuo grado di esperienza, l’uso degli accessori yoga ti permetterà di migliorare la tua pratica, sperimentare nuove sensazioni fisiche, esplorare in profondità le asana più comuni e semplici.

Ti auguro di trovare i supporti giusti e che possano portare la tua pratica a un livello superiore di consapevolezza delle tue capacità. Ricordati che sono fatti apposta per aiutarti tutte le volte ce ne fosse bisogno ad agevolare l’entrata nelle posizioni più avanzate e facendoti stare in sicurezza evitando che ti faccia male.

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Quali accessori yoga utilizzi nella tua pratica? Li usi spesso o preferisci fare senza? Fammi sapere con un commento qui sotto cosa ne pensi, sono curiosa di leggerti 😊

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