3 tipologie di esfoliazione del viso
Dopo aver scoperto i vantaggi e i benefici che derivano dall’effettuare uno scrub corpo, voglio ora parlarti dell’esfoliazione del viso. La pelle del viso infatti, rispetto a quella del corpo è ben più complessa e delicata, ecco perché ci tengo a farti conoscere i meccanismi di esfoliazione del viso che si possono adottare e quali sono più adatti alle diverse tipologie di pelle.
Indice
I benefici dell’esfoliazione
L’esfoliazione è un processo di rimozione delle cellule morte dallo strato corneo, quello più superficiale dell’epidermide.
I benefici di un’esfoliazione del viso sono i seguenti:
- uniforma l’incarnato;
- dona luminosità alla pelle;
- libera e purifica i pori ostruiti;
- stimola la produzione di collagene ed elastina;
- promuove il rinnovamento cellulare;
- schiarisce le macchie;
- facilita e migliora l’assorbimento dei principi attivi presenti nei prodotti applicati successivamente.
Innanzitutto esistono tre tipi di esfoliazione: meccanica detta anche fisica, chimica ed enzimatica. Vediamole ora più nel dettaglio 😉.
1) Esfoliazione meccanica
L’esfoliazione meccanica è un tipo di esfoliazione che rimuove lo strato corneo eliminando per asportazione le cellule morte, le pellicine, lo sporco, il sebo e le impurità accelerando il naturale processo di desquamazione dello strato superficiale.
L’esfoliazione meccanica può essere eseguita mediante prodotti come lo scrub o il gommage oppure attraverso strumenti come spugne sintetiche o naturali, guanti, dischetti in vario tessuto, spazzole per il viso elettriche (Clarisonic) o manuali (konjac sponge).
Nel caso dell’utilizzo di prodotti esfolianti si possono usare gli scrub o i gommage a base di gel, crema, olio, mousse con all’interno dei granuli più o meno grossi. Tra le particelle esfolianti più utilizzate ci sono: sale, zucchero, semi di kiwi, noccioli di albicocca tritati finemente, chicchi di caffè macinati.
A differenza dello scrub, il gommage è molto leggero e delicato e si avvale della presenza di granuli molto più fini e sottili.
Lo scrub o gommage va eseguito su viso deterso e inumidito. Una volta applicato va massaggiato, per circa un minuto, con movimenti circolari delicati. Questo tipo di esfoliazione dà un risultato immediato di pelle pulita, liscia, morbida, luminosa e compatta.
L’esfoliazione meccanica è particolarmente indicata per le pelli secche, desquamate o spente.
Per le pelli sensibili, facilmente irritabili e/o con capillari fragili è sconsigliata, così come per le pelli a tendenza acneica e in caso di presenza di brufoli maturi o comedoni infiammati.
2) Esfoliazione chimica
L’esfoliazione chimica mira a sciogliere lo strato più superficiale eliminando per scioglimento da reazione chimica le cellule morte, il sebo e le impurità.
Questo tipo di esfoliazione ha le seguenti funzioni:
- aiuta a liberare i pori;
- tonifica e leviga la pelle in modo delicato ed efficace;
- migliora e uniforma il colorito spento;
- riduce le micro linee, le rughe e le macchie;
- accelera il turn over cellulare;
- illumina la pelle;
- riduce le imperfezioni e le macchie cutanee;
- contribuisce a prevenire la comparsa di punti neri e brufoli;
- stimola la produzione di acido ialuronico e collagene.
Rispetto all’esfoliazione meccanica, non presenta granuli e si presenta sotto forma di crema, gel o tonico.
E’ adatta alle pelli impure e ispessite mentre è sconsigliata per le pelli molto sensibili.
L’esfoliazione chimica prevede l’utilizzo di idrossiacidi, molecole più acide del ph della pelle. Si tratta di acidi esfolianti come acido malico, tartarico, salicilico, glicolico, mandelico, citrico.
Gli idrossiacidi, noti anche come acidi della frutta, sono suddivisi in tre gruppi principali:
- AHA alfa-idrossiacidi;
- BHA beta-idrossiacidi;
- PHA poli-idrossiacidi.
A seconda della loro concentrazione (%) si ottiene un’esfoliazione più o meno profonda.
AHA
Gli AHA (alfa-idrossiacidi) sono di origine organica e indicati per migliorare la texture della pelle, combattere i segni dell’invecchiamento e i danni del sole, attenuare le rughe e le linee sottili, contrastare l’iperpigmentazione e le discromie della pelle. Hanno proprietà antiage, idratanti, leviganti e illuminanti.
Gli AHA sono tutti solubili in acqua, ma ogni tipologia di acido avendo peso molecolare più o meno alto, penetra a diverse profondità. Sono per lo più adatti per la pelle secca e/o danneggiata dal sole.
Nei prodotti in commercio gli AHA si trovano con concentrazioni pari al 10 % massimo. Concentrazioni più elevate e quindi più rischiose vengono utilizzate esclusivamente dagli specialisti come i dermatologi e nell’ambito della chirurgia estetica.
Gli AHA più noti sono:
- l’acido glicolico;
- l’acido mandelico;
- l’acido tartarico;
- l’acido piruvico;
- l’acido lattico;
- l’acido malico;
- l’acido citrico.
Conosciamoli più da vicino 😉
L’acido glicolico
L’acido glicolico viene ricavato dalla canna da zucchero, dalla barbabietola e dall’uva immatura. Ha un peso molecolare leggero che ne consente un veloce assorbimento. Ha un’azione esfoliante, illuminante, levigante e stimola la produzione di collagene ed elastina.
E’ indicato per pelli mature e spente, grasse, con discromie o macchie cutanee. Dal momento che è fotosensibilizzante è preferibile utilizzarlo solo in inverno.
L’acido mandelico
L’acido mandelico viene estratto dalle mandorle amare e ha proprietà esfolianti, purificanti, antiage, dona idratazione e morbidezza.
Si tratta di un peeling chimico leggero e non fotosensibilizzante quindi può essere usato tutto l’anno e anche in estate, ma è consigliato l’uso di un spf molto alto.
E’ indicato per tutti i tipi di pelle ed è ideale per le pelli sensibili con rosacea e couperose.
L’acido tartarico
L’acido tartarico viene solitamente estratto dall’uva, ma è presente anche nelle banane e nel tamarindo. Ha un potere esfoliante meno aggressivo ed è quindi ideale per le pelli impure, asfittiche e con necessità di schiarire le macchie e le discromie.
L’acido piruvico
L’acido piruvico si ottiene dalla scissione dell’acido tartarico. Avendo una molecola più piccola ha la capacità di penetrare negli strati cheratinoici effettuando un’esfoliazione molto precisa e rendendo la pelle molto pulita in superficie. E’ indicato nel caso della presenza di acne, cicatrici, invecchiamento cutaneo, cute seborroica, melasma e ipercheratosi.
L’acido lattico
L’acido lattico viene ricavato dal latte fermentato e svolge una funzione esfoliante leggera e idratante che lascia la pelle liscia ed elastica. Aiuta a ripristinare l’ottimale equilibrio del ph della pelle in modo da proteggerla dall’aggressione di funghi e batteri. Dona morbidezza, idratazione, luminosità ed è in grado di stimolare la produzione di ceramidi (molecole lipidiche in grado di ripristinare la barriera cutanea).
Per le sue funzioni è particolarmente indicato non solo per le pelli impure e/o acneiche, ma anche per le pelli sensibili.
L’acido malico
L’acido malico è estratto dalle mele ed è un ingrediente usato nelle creme antiage e antirughe. Migliora l’iperpigmentazione diminuendo la produzione di melanina.
L’acido citrico
L’acido citrico viene estratto dagli agrumi (limoni, lime, arance e pompelmi) e ha proprietà antiossidanti e antibatteriche. Viene spesso inserito, in basse concentrazioni, nelle protezioni solari e nei prodotti formulati per combattere l’acne.
BHA
I BHA (beta-idrossiacidi) sono solubili in olio e sono in grado di penetrare più in profondità nella pelle, liberando i pori ostruiti dal sebo in eccesso.
Sono adatti per la pelle grassa, impura, acneica e con punti neri.
I BHA hanno proprietà antibatteriche, antimicotiche e antinfiammatorie, controllano la produzione di sebo e riducono la pigmentazione.
Il BHA più noto e meglio conosciuto è l’acido salicilico.
L’acido salicilico
L’acido salicilico viene estratto dalla corteccia del salice. Ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, riduce le macchie, combatte l’acne, contrasta imperfezioni, pori dilatati e punti neri, previene la comparsa di brufoli e acne, promuove il rinnovamento cellulare e aiuta a regolarizzare la produzione di sebo. Proprio per questo motivo, l’acido salicilico è l’alleato perfetto per una pelle arrossata, sensibile o che presenta brufoli o acne. Inoltre è un acido usato per il trattamento dell’acne, della dermatite seborroica e della psoriasi.
In concentrazione alte viene usato invece per trattare il melasma e l’iperpigmentazione.
I BHA sono acidi fotosensibilizzanti e vanno applicati la sera su pelle detersa e asciutta e non è richiesto alcun massaggio. Il giorno successivo va applicata la protezione solare.
Dal momento che può causare irritazione, secchezza o arrossamento va utilizzato con cautela.
PHA
I poli-idrossiacidi (o PHA) sono acidi carbossilici che presentano 2 o più gruppi -OH.
I poli-idrossiacidi hanno proprietà antiossidanti, lenitive e antinfiammatorie. Funzionano in modo simile agli AHA, ma non sono fotosensibilizzanti e avendo molecole più grandi penetrano meno in profondità nella pelle. Proprio per questo motivo sono più delicati e hanno proprietà idratanti.
Risultando meno aggressivi e sono quindi adatti per tutti i tipi di pelle, ma in modo particolare per la pelle sensibile e reattiva. Inoltre sono una valida alternativa per chi non tollera gli acidi AHA e BHA.
I due PHA più diffusi sono il gluconolattone e l’acido lattobionico.
L’acido gluconolattone
L’acido gluconolattone è una sostanza naturale ricavata dalla fermentazione dei vegetali o lieviti ed è costituito dall’associazione tra acido gluconico e galattosio. Ha proprietà esfolianti, idratanti, chelanti, illuminanti e antiossidanti. Non è irritante ed è ben tollerato dalle pelli sensibili e da quelle soggette ad acne, rosacea e couperose.
L’acido lattobionico
L’acido lattobionico, come il gluconolattone ha proprietà esfolianti, idratanti, chelanti, antiossidanti e antiage. Favorisce il rinnovamento cellulare regolandone la cheratinizzazione, rende la pelle più tonica, compatta ed elastica. Non è una sostanza irritante ed è indicato per pelli sensibili e delicate.
Tipi di pelle e acidi esfolianti più adatti
Come hai già potuto intuire, a seconda della tipologia di pelle un acido è più indicato rispetto ad un altro.
Per rendere le cose ancora più semplici ti riassumo qui sotto gli acidi più adatti alle diverse esigenze cutanee.
Pelle secca e opaca: acido lattico, glicolico, mandelico e pha.
Pelle grassa, mista e a tendenza acneica: acido salicilico.
Pelle matura e come trattamento antiage: acido lattico, glicolico, salicilico.
Pelle iperpigmentata e come trattamento antimacchie: acido salicilico, mandelico e glicolico.
3) Esfoliazione enzimatica
L’esfoliazione enzimatica utilizza enzimi proteolitici che degradano le proteine dell’epidermide trasformandole in aminoacidi. Tra gli enzimi vegetali più conosciuti ci sono quelli della frutta come: la bromelina estratta dal frutto dell’ananas, la papaina estratta dal frutto della papaya e la cucurbita pepo estratta dalla zucca.
Gli enzimi sciolgono le cellule morte e svolgono la loro funzione in base ai minuti di posa. Nel momento in cui l’esfoliante enzimatico viene rimosso dalla pelle, il processo di esfoliazione si interrompe.
Questa esfoliazione è adatta a tutti i tipi di pelle, anche a quelle più sensibili o acneiche.
Gli enzimi rispetto agli idrossidi hanno un potere esfoliante di intensità minore e quindi questo tipo di esfoliazione è più sicuro e delicato.
Esfoliazione migliore per il proprio tipo di pelle
Se hai una pelle secca o sensibile preferisci un’esfoliazione enzimatica, perchè agisce a livello superficiale e non irrita. ⠀
Se invece hai una pelle mista o grassa l’esfoliazione meccanica e chimica sono l’ideale.
Quando e quante volte effettuare l’esfoliazione del viso
In una beauty routine ben strutturata, l’esfoliazione viene eseguita preferibilmente la sera, dopo la detersione e prima del tonico.
La frequenza dipende dalla tipologia di esfoliante scelto, ma in linea di massima si va da 1 a massimo 3 applicazione alla settimana.
Il mio consiglio è di seguire sempre le indicazioni riportate nella confezione.
Quali sono i segnali di un’esfoliazione eccessiva
Nonostante l’esfoliazione abbia effetti benefici meravigliosi cerca di non esagerare con la frequenza, altrimenti potresti ottenere degli effetti dannosi alla barriera idrolipidica.
Un’esfoliazione eccessiva può portare a varie conseguenze come: acne, desquamazione, bruciore, secchezza, comparsa di brufoli, pelle lucida, rossori e pruriti. Nel caso dovessi notare una o più manifestazioni cutanee sospendi subito l’utilizzo per una settimana e riduci poi la sua frequenza. Valuta eventualmente la possibilità di sostituire la tipologia di esfoliazione optando per una versione più delicata.
Considerazioni finali
Questo articolo è stato bello ricco di nozioni e nomi, magari a te sconosciuti, ma spero che ti sia tutto chiaro. E’ sicuramente un argomento molto ampio che richiede ulteriore approfondimento. Forse nel tempo potrei fare altri articoli dedicati ad alcuni acidi specifici, ma per ora credo proprio sia abbastanza.
L’importante per me è che tu abbia capito i punti più importanti e compreso meglio queste tre diverse tipologie di esfoliazione. Non posso dirti io quale sia la scelta migliore adatta al tuo tipo di pelle, ma sono sicura che leggendo l’articolo ti sei già fatta un’idea di quella che fa al caso tuo.
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Conoscevi già questi tipi di esfoliazione? Quale stai adottando attualmente nella tua routine? Ce n’è qualcuna che ti ispira maggiormente? Ti aspetto qui sotto nei commenti 💖